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Recensione |
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A tre anni di distanza da The Digging Remedy , i Plaid pubblicano su Warp Records il decimo album Polymer, «una raccolta di banger energici, viscerali e luminosi ritmi melodici dalle trame ipnotiche che creano l’album più coeso e diretto di sempre del duo»” Ispirato al trattato Polyphony, Pollution and Politics, il titolo del disco fa riferimento proprio all’omonima macromolecola, analizzando ad ampio raggio temi affini quali ambiente, sintesi, sopravvivenza/mortalità e (dis)connessione dell’umanità: «i pregi e difetti dei polimeri si sono rivelati dei buoni temi per questo album – affermano Andy Turner e Ed Handley – con la loro forza ripetitiva, la resistenza, l’inquietante persistenza, il naturale contro il sintetico, la seta e il silicone, l’effetto significativo che hanno sulle nostre vite».
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