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Recensione |
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Musicista poeta, contrabbassista e cantante di formazione classica prima e jazz dopo, Arnault Cuisinier è un artista eclettico e multitalentuoso, dotato di un suono preciso, di una grande stabilità ritmica e di un approccio lirico alla musica. Fra i tanti progetti che ha fondato c’è il suo quartetto Fervent, costituito da musicisti di prim’ordine - Guillaume de Chassy (piano), Jean-Charles Richard (sax) et Fabrice Moreau (batteria): qui ciascuno rivela la propria personalità e contribuisce con il calibro artistico che gli compete al progetto comune, in una completezza che forgia una vera e propria identità sonora al gruppo. L’album omonimo raccoglie una serie di composizioni concepite come una serie di cortometraggi abilmente scenografati, che trasportano in un mondo poetico ove si incrociano le influenze musicali, letterarie, pittoriche e cinematografiche di Arnault. E chi ascolta - come un viaggiatore immobile - sembra percorrere e vagabondare con piacere in questa geografia intima. |
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