|
Recensione |
|
|
|
La quinta registrazione di Patricia Kopatchinskaja su
naďve č dedicata ai concerti per violino di due grandi
compositori russi del Novecento: Stravinskij e Prokof ’ev.
Registrato con la prestigiosa London Philharmonic
Orchestra e il suo direttore principale Vladimir Jurowski,
il disco offre delle intense, stimolanti, appassionate
esecuzioni – come sempre accade con Patricia
Kopatchinskaja.
Alla violinista moldava viene riconosciuto di “apportare
una particolare e personale intensitŕ a qualunque cosa
tocchi” (BBC). La sua precedente registrazione, con i
concerti di Bartók, Eötvös e Ligeti diretti dallo stesso
Peter Eötvös, sarŕ uno dei vincitori dei Gramophone
Awards (UK), il 17 settembre, e degli Echo Klassik
Awards (Germania) il 6 ottobre.
I due concerti per violino abbinati in questa
registrazione rivelano tante affinitŕ quante divergenze.
Opera di due creatori in conflitto con la loro Russia
natale – uno sceglie la via del ritorno, l’altro di stabilirsi
definitivamente in esilio – appartengono entrambi
all’estetica del “ritorno all’ordine’ osservata dagli anni
Venti e caratterizzata dalla riappropriazione di modelli
del passato Se Prokof ’ev conserva le basi tradizionali del
concerto, le combina nondimeno con la ricerca di un
nuovo lirismo.
Quanto a Stravinskij, egli rielabora modelli collaudati per
offrire un’espressivitŕ |
|
|
|