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Recensione |
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Torvaldo e Dorliska è un'opera in due atti di Gioachino Rossini.
L'opera parla della storia d'amore tormentata fra Dorliska e Torvaldo, ostacolata dal violento Duca d'Ordow, il quale, per ottenere Dorliska, cerca di far uccidere Torvaldo. La protagonista viene imprigionata nel castello del Duca, avendo il solo e unico supporto di Carlotta e del fratello di questa, Giorgio, guardiano del castello. Torvaldo riesce a scampare all’agguato e ad entrare nel castello, ma viene subito catturato e condannato a morte. A questo punto Carlotta e Giorgio, con la collaborazione di diverse figure amiche, cospirano contro il Duca per liberare la coppia. Riescono nell’intendo e quindi Torvaldo e Dorliska si ritrovano. Ma il Duca li scopre; prima però che possa ucciderli viene interrotto dal popolo che, stanco degli anni di tirannia subiti proprio dal Duca, irrompe nel castello, lo cattura e lo imprigiona, per fargli subire la giusta condanna.
Torvaldo e Dorliska sono quindi ora definitivamente liberi.
L'opera fu rappresentata la prima volta al Teatro Valle di Roma il 26 dicembre 1815 e venne accolta con qualche riserva. Fu rappresentata negli anni a seguire in diversi teatri di rilievo, sia italiani che europei, fino circa il 1830, per poi cadere nel dimenticatoio. La ritroviamo solo dopo circa 150 anni, nel 1976, quando venne trasmessa alla radio dalla RAI, diretta da Alberto Zedda. |
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