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Recensione |
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Fortemente influenzato dalla cultura musicale indiana, che ha avuto modo di conoscere nei suoi frequenti viaggi, Federico Laterza nel 1990 fonda il progetto Worldream, basato su PROPRIE composizioni originali, in questa formazione oltre al pianoforte suona tastiere, santoor e harmonium indiano. Il progetto ‘Canto de perdas’ nasce come laboratorio di ricerca delle radici comuni dell’improvvisazione, attraverso strade tracciate alla ricerca di suoni e soprattutto emozioni appartenenti a un incontro possibile di latitudini musicali solo apparentemente lontane . In QUESTO ALBUM troviamo compagni di viaggio antichi e nuovi : le ciaramelle lucane e il lirismo mediterraneo di Paolo Innarella, il sangue sardo che alimenta la vulcanica fisarmonica di Antonello Salis, il mondo del canadese Eddie Powell, abitante dell’India, Siria e Turchia, instancabile ricercatore delle tradizioni legate al sitar e all’oud, le chitarre di Lutte Berg che incontrano i Worldream senza nulla risparmiare della vocazione all’esplorazione confermata dal musicista calabro-svedese in anni di militanza in sfere musicali ’ trasversali’. Hanno suonato: Federico Laterza (piano tastiere harmonium indiano e santoor) , Fabio Lazzarin (tabla batteria e percussioni) , Paolo Innarella (sassofoni ciaramelle e flauti) , Lutte Berg (chitarre) , Edie Powell (sitar e oud) , Stefano Cesare (contrabasso e basso elettrico) , Lorena Fontana (voce).
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