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Recensione |
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Ecco IL CORPO NEL SOGNO, la nuova opera di OTEME, l'Osservatorio delle Terre Emerse, quasi un divertissement a metà strada tra musica da camera, canzone d'autore, Rock-In-Opposition, musica elettroacustica. Quello che avrebbero scritto volentieri Stravinski, Messiaen e Feldman se avessero amato il drum'n'bass. Ciò che potrebbe ancora ipotizzare Dylan se fosse interessato alle avanguardie del Novecento. Il sogno ricorrente di Bach che profetizzava l'avvento di Battisti e Panella. Dopo il successo di critica dei due precedenti CD (IL GIARDINO DISINCANTATO – Edd Strapontins 2013 e L'AGGUATO, L'ABBANDONO, IL MUTAMENTO – Ma.Ra.Cash Records 2015) OTEME torna con un lavoro complesso, costruito pazientemente in circa due anni, fra prove (molte) e concerti dal vivo (pochi). L'organico, robusto come al solito, vede 8 musicisti e più, alle prese con fiati, voci, percussioni, tastiere, chitarre, più un ospite di eccezione, Antonio Caggiano al vibrafono, membro fondatore del gruppo di percussioni Ars Ludi. |
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