Stilisticamente Gianni si ritrova nella dimensione del cantautorato italiano degli anni 70 ed 80, periodo che ha intensamente vissuto in prima persona Le sue canzoni ruotano intorno ad una serena malinconia, suggerita e creata da una forte sensibilità Dietro alla semplicità dei suoi testi si nascondo dei significati profondi, cantanti con lintimita espressiva caratteristica di Gianni Con Gianni, in un sound che riecheggia le due decadi sopracitate, con una naturalezza distante dalla plasticità di oggi troviamo Beppe Crovella (Solista/Compositore e membro originale degli arti & mestieri), Roby Balducci (gia on Jo Squillo e con gran esperienza che lha portato a suonare anche con Billy Cobham) Werher Ferrai, Mario Guida, Riccardo Capriolo e Beppe Rossotto Il disco è stato arrangiato, prodotto e mixato da Gianni Canuto e Beppe Crovella Dice di lui il noto critico, giornalista e scrittore Franco Vassia: Lettere aperte è una carta da briscola celata nel polsino della giacca e sfuggita a quel gruppo di sognatori che giocavano con limmaginazione e gli anni 70: Una carta riposta nel cassetto di un vecchio tavolino abbandonato, maculato di presenze, di essene e di assenze e macchiato di vino, La musica dautore, queste lettere dautore, sono lettere vergate con linchiostro dellanima Affrancate con il companatico dello spirito, e della poesia, spedite con le ali della musica, non sono vestiti rattoppati e ricuciti su misura per le mises dellindustria discografica, o per i palinsesti di emittenti circensi Sono lattenta opera di un sarto, gli scalini di una scala di valori troppo affrettatamente riposta in un fienile Sono lucciole sotto a un bicchiere